E’ un trattamento endoscopico minivasivo per l’ostruzione da IPB (ipertrofia o iperplasia prostatica benigna), che sfruttando l’energia del vapore acqueo viene rilasciata, nell’adenoma prostatico, energia termica che provoca denaturazione delle membrane cellulari con conseguente “morte” cellulare.
Questo, fa si, che nel giro di qualche giorno fino a qualche settimana dopo la procedura, l’adenoma prostatico si riduce di dimensioni, riducendo quindi il volume prostatico, migliorando i sintomi ostruttivi e aumentando il flusso urinario.
Viene introdotto nell’uretra peniena lo strumento endoscopico sino ad arrivare ai lobi prostatici. Dallo strumento fuoriesce un ago che penetra nel lobo prostatico da trattare, dopo essere penetrato viene attivato il generatore di vapore acqueo (per qualche secondo), stessa identica procedura viene fatta per il lobo opposto.
Negli adenomi prostatici di notevoli dimensioni potrebbero essere necessari più trattamenti per lobo. Terminata la procedura verrà posizionato un catetere vescicale che verrà mantenuto per qualche giorno.
Il catetere vescicale si rende necessario perchè il trattamento induce edema (gonfiore) dei tessuti prostatici e potrebbe i primi giorni ostacolare la minzione o dare disturbi irritativi.
I giorni successivi al trattamento viene rimosso il CV e dopo 2-4 settimane il paziente inizia a avvertire i benefici del trattamento. Trascorsi 2/3 mesi si completa l’effetto di riduzione del trattamento e si possono valutare i risultati effettivi della procedura attraverso l’esecuzione di una Uroflussometria post-minzionale .
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