Cenni di Patologia Urologica
Le cisti dell’epididimo sono delle cisti (sacche) ripiene di liquido di dimensioni variabili da qualche millimetro fino a qualche centimetro che si formano a ridosso dell’epididimo in particolare della testa, o dai tubuli della rete testis del testicolo. Sono delle lesioni asintomatiche, del tutto benigne e molto frequenti, circa il 30% degli adulti presenta tali formazioni che a volte vengono riscontrate accidentalmente in seguito a un’ecografia testicolare. Frequentemente il paziente esegue un controllo, per un dolore scrotale e in seguito a questo vengono diagnosticate, tuttavia non sono mai la causa del dolore.
Sono di fatto lesioni benigne e tali rimangono, non esistono inoltre dati in letteratura che influenzano l’indice di fertilità.
La loro formazione a volte è spontanea, tuttavia la maggior parte delle volte è secondaria a traumi, infezioni (epididimiti), o dopo interventi chirurgici quali : vasectomia, eversione e resezione della tunica vaginale per idrocele, ernioplastica inguinale, legatura vene spermatiche per varicocele.
DIAGNOSI
Quando le cisti sono superiori al centimetro, basta la palpazione della sacca scrotale per diagnosticarle, l’ecografia scrotale è tuttavia l’esame che con assoluta certezza evidenzia tali formazioni.
QUANDO CURARLE
Dal punto di vista clinico le cisti dell’epididimo non hanno un grosso significato, è per questo che la loro rimozione è indicata solamente quando raggiungono dimensioni tali da generare una sensazione di ingombro e/o problemi più di natura estetica. Non è tuttavia consigliabile l’asportazione di piccole formazione cistiche per il rischio di recidive e il rischio di microlesioni ai dotti deferenziali con conseguente riduzione dell’indice di fertilità.