I Genitali Esterni Maschili

Cenni di Anatomia Urologica

L’apparato genitale maschile è l’insieme di organi e di strutture che permettono la riproduzione sessuale negli organismi animali di sesso maschile. L’apparato genitale maschile si sviluppa parzialmente verso l’esterno con il pene e lo scroto, contenente i testicoli e gli epididimi. Non sono invece visibili gli altri organi, ovvero le vie spermatiche, le vescicole seminali, le ghiandole bulbouretrali e la prostata (la prostata di fatto è un organo che fa parte sia dell’apparato genitale che di quello urinario).

TESTICOLI, EPIDIDIMI, VESCICOLE SEMINALI

Il testicolo o didimo

È un organo pari di forma ellissoidale che rappresenta la gonade maschile; misura 4–5 cm in lunghezza, 2,5 cm in larghezza e 3 cm nel suo diametro anteroposteriore e pesa solitamente sui 10,5-14 grammi. Il testicolo di sinistra si trova solitamente più in basso del testicolo di destra ed entrambi sono separati da un setto chiamato setto scrotale.

Sono situati nella borsa scrotale, sotto il pene. Ciascun testicolo risulta mobile e la sua posizione dipende dal rilasciamento e dalla contrazione del muscolo cremastere e della parete della borsa scrotale. Ha una consistenza molle elastica. Risultano ricoperti da tre tonache, dall’esterno all’interno: la vaginale, l’albuginea e la vascolare. I testicoli sono responsabili della produzione dello sperma e del testosterone.

Vie Spermatiche

Il parenchima testicolare è costituito da un limitato numero di tubuli seminiferi, la cui parte terminale del tubulo è rettilinea e viene chiamata tubulo retto. Questi, sprovvisti di cellule deputate alla spermatogenesi, vanno ad aprirsi in una struttura reticolare fittamente anastomizzata, definita rete testis e situata nel mediastino testicolare. Da questa originano una dozzina di condotti efferenti che raggiungono la testa dell’epididimo.

Epididimo

L’epididimo è situato postero-lateralmente a ciascun testicolo. Strutturalmente si compone di una testa voluminosa, un corpo e una coda, che si continua con il dotto deferente. È formato da un singolo condotto che origina dai condotti efferenti della rete testis, lungo circa sei metri ed estremamente spiralizzato, mantenuto nella sua forma dal connettivo fibroso. Qui avviene la maturazione definitiva degli spermatozoi.

Dotto Deferente

Lungo circa 30 cm, ha una forma cilindrica e una consistenza dura, dovuto al fatto che è fornito di un tessuto muscolare molto spesso. Originano dalla coda dell’epididimo e fungono da principale sede di deposito degli spermatozoi maturi. Dall’epididimo risalgono sino all’orifizio esterno del canale inguinale e lo imboccano per decorrervi internamente. Una volta fuoriusciti dall’orifizio interno del canale inguinale, si portano, piegandosi, lateralmente alla vescica, e successivamente si dirigono medialmente incrociando gli ureteri e ricevendo, in corrispondenza della faccia posteriore della vescica, il dotto escretore della vescicola seminale. L’ultima porzione del dotto deferente è dilatata ed è definita porzione ampollare.

Vescicole Seminali

Le vescicole o vescichette seminali sono condotti spiraliformi, situati tra il retto e la vescica, di forma piramidale e lunghi circa cinque centimetri. Il polo superiore è a fondo cieco, mentre quello inferiore si unisce al dotto deferente a formare il condotto eiaculatore, che a sua volta percorrerà il parenchima della prostata per aprirsi nell’uretra. Sono formate da epitelio pseudostratificato e sono responsabili della produzione di circa l’85% del liquido seminale.

PENE

l pene è l’organo maschile deputato alla copulazione. È una struttura breve, pendula, sospesa dinnanzi e ai lati dall’arcata pubica. È formato da tre masse cilindriche di tessuto cavernoso erettile tenute insieme da connettivo fibroso e avvolte da cute:

  • le due masse con sede laterale sono dette corpi cavernosi del pene;
  • la terza massa, denominata corpo cavernoso dell’uretra o spongioso, costituisce la porzione ventrale dell’organo e avvolge il tratto penieno dell’uretra.

Il termine cavernoso serve a indicare la notevole quantità di spazi venosi (caverne) presenti in tali strutture, possono riempirsi di sangue durante l’eccitazione sessuale per permettere il fenomeno dell’erezione.

La porzione terminale del pene, detta glande, appare lievemente espansa ed è formata interamente dal corpo spongioso dell’uretra, ricoprendo dall’alto le estremità distali dei corpi cavernosi del pene. Verso l’apice del glande è visibile il meato uretrale, l’ultimo tratto dell’uretra. Il rivestimento cutaneo del pene è alquanto lasso e costituisce una piega, il prepuzio, che ricopre quasi completamente il glande.